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P

PAMOR

PAMOR è un acronimo che rappresenta le 5 attività iniziali che dovrebbero sempre essere svolte all’inizio di una formazione per stringere un patto d'aula. Tale acronimo sta per:

  • Presentazione: il docente e i discenti si presentano reciprocamente. Tale attività può essere svolta in diversi modi, spesso sono utilizzate metodologie di icebreaker a tale scopo.
  • Aspettative: il docente, ma soprattutto i discenti esplicitano le proprie aspettative sul corso (di cosa pensano che tratterà, come vorrebbero che si svolga, quali metodi si aspettano, cosa vorrebbero imparare, ecc).
  • Metodi: il docente esplicita i metodi che verranno utilizzati durante il corso specificando il tipo di didattica, eventuali esercitazioni, i metodi di valutazione, ecc...
  • Obiettiviformativi: il docente dichiara quali sono gli obiettivi attesi per gli studenti del corso. Tali obiettivi dovrebbero essere confrontati e discussi alla luce delle aspettative dei discenti.
  • Regole: quali regole si devono mantenere durante le lezioni (orari, pause, utilizzo cellulari, darsi del tu o del lei, domande, ecc...)

L’ordine con cui possono essere svolte queste attività non è rigido, ma può variare a seconda delle specificità del corso e delle preferenze del docente.

Questa attività permette di creare una cornice di senso rispetto alle attività del corso/lezione, instaurare una relazione positiva con gli studenti e allineare le aspettative dei discenti agli obiettivi del docente.



Peer education

L'insegnamento tra pari comprende tutti quei metodi in cui non è il docente il principale erogatore dei contenuti disciplinari, ma gli studenti stessi sono formatori dei propri compagni. Solitamente questi metodi vengono utilizzati in affiancamento a metodi più tradizionali o ad altre metodologie didattiche attive. Sono esempi di questo metodo il micro teaching, il debate, il PBL e molti altri metodi più o meno strutturati.


Peer evaluation

La peer evaluation è un approccio formativo costituito da un insieme di metodi e strumenti. In generale consiste nel far osservare e valutare l'attività di uno studente (o di un gruppo) da uno o più studenti compagni di corso. Questi metodi possono avere finalità certificative (ovvero la valutazione può concorrere alla valutazione finale all'esame), ma più spesso hanno finalità formative. Infatti, il processo di ricevere e, soprattutto, dare feedback sul lavoro di un pari permette una migliore comprensione dei parametri di valutazione e delle competenze necessarie a svolgere quell'attività, facilitadone l'apprendimento.


Problem Based Learning

Il Problem Based Learning è una metodologia didattica afferente all'approccio della Flipped ClassroomLa lezione teorica viene affrontata tramite lo studio autonomo svolto dai gruppi di studenti mentre il tempo in aula viene dedicato alla discussione e alla riflessione condivisa.

Il docente redige un problema reale/realistico costruito per elicitare gli argomenti specifici che vuole trattare nella suo corso. Il gruppo, composto solitamente da 6 - 10 studenti, discute il problema, individua autonomamente i propri obiettivi formativi e le conoscenze che devono essere approfondite per risolverlo. Dopo aver cercato le informazioni individualmente, gli studenti presentano e discutono quello che hanno trovato, fanno una sintesi e producono un elaborato.

In questo metodo il docente ha ruolo di facilitatore e moderatore della discussione, non di esperto, e si deve quindi astenere dal dare informazioni o spiegare i contenuti. Questo potrà essere fatto eventualmente dopo la chiusura del PBL se il docente o gli studenti ne sentissero la necessità.